I valori normali della pressione arteriosa

Pur tenendo conto di svariati fattori che possono influire sulla rilevazione dei sui suoi valori, si parla di pressione normale quando questi non superano i 120 mmHg1 per la massima o sistolica e gli 80 mmHg1 per la minima o diastolica Photo by rawpixel on Unsplash

Vi sono due disturbi, per altro correlati tra loro, assai diffusi nel mondo moderno e particolarmente nei paesi in cui il benessere è più di casa: l’ipercolesterolemia e l’ipertensione. Per via della loro diffusione, tali patologie possono essere indicate come malattie del benessere, dal momento che affliggono in prevalenza fasce di popolazione classificate ad altro tenore di vita. Il dato per cui l’attività fisica, un tempo connaturata nell’attività lavorativa, debba essere esercitata prevalentemente in luoghi quali le palestre è sintomatico delle problematiche legate ad un certo tipo di fruizione del benessere. Tuttavia le problematiche legate alla pressione alta e un eccesso di colesterolo nel sangue, non risiedono solo nella sedentarietà ma anche nell’errata alimentazione.

Pur tenendo conto di svariati fattori che possono influire sulla rilevazione dei sui suoi valori, si parla di pressione normale quando questi non superano i 120 mmHg1 per la massima o sistolica e gli 80 mmHg1 per la minima o diastolica. Tutti i valori al di sopra di questi sono da considerarsi anormali e progressivamente pericolosi. Ragione per cui è bene tenere sotto controllo i valori della pressione sanguigna dal momento in cui essi differiscono dalla norma.

Una pressione arteriosa moderatamente alta, non oltre i 90 mmHg1 per la minima e 140 mmHg1, non richiede necessariamente delle cure di tipo farmaceutico. Generalmente un mutamento deciso e duraturo del proprio stile di vita può essere sufficiente a riportare i valori delle pressione a livelli tollerabili. Diversamente, se le rilevazioni mostrano valori che possono essere indiscutibilmente classificati come ipertensione, allora la terapia farmacologica, sotto lo stretto controllo del medico curante o dello specialista, diviene inevitabile. Ovviamente finché possibile sarebbe meglio controllare i valori della propria pressione sanguigna senza ricorrere a cure farmacologiche, tuttavia poiché questo non sempre è praticabile, è bene seguire scrupolosamente le indicazioni del proprio medico o specialista in una materia delicata come questa, evitando, ad esempio, di interrompere o modificare cure in corso di propria iniziativa.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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